Fima a IJF14: Stefano Caserini

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On Aprile 15, 2014, Posted by , In Notizie, With 1 Comment

L’abstract dell’intervento al convegno Pianeta rovente al Festival internazionale del giornalismo di Perugia (1 maggio). 

È ampio il divario fra le azioni necessarie per evitare un surriscaldamento dannoso del pianeta e quelle decise per contrastarlo. Per trasformare radicalmente in pochi decenni il sistema energetico esistente basato sui combustibili fossili sono azioni rapide e decise in tutti livelli decisionali. Motivazioni in questa direzione possono arrivare dal riconoscere la crisi climatica nella sua dimensione sistemica, nel suo essere prima di tutto un problema di giustizia, di equità anche verso le generazioni future. L’opinione pubblica è però ancora oggi poco e male informata sul tema del cambiamento climatico, con notizie contrastanti e spesso illogiche, ed è spesso indotta a pensare che viste le incertezze esistenti è meglio aspettare a prendere contromisure. Questo è esattamente quello che chi diffonde la disinformazione cerca. Pur se nei luoghi dove si discute la scienza del clima le tesi “alternative” non esistono, perché sono state già vagliate e scartate, una buona campagna di disinformazione può far sembrare il contrario. Da qui la responsabilità del mondo dei media; se non si può chiedere a tutti i singoli cittadini di leggere e confrontare le varie tesi e capire i processi che le originano, un giornalista ha il dovere di farlo. Invece, come sarà mostrato nell’intervento, molti giornali continuano a dare spazio ai “diversamente competenti”, ai tuttologi che spesso rilanciano quanto leggono di sfuggita sui giornali stessi o sul web.

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