Firmiamo per la Conservatoria delle coste in Sardegna

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On Giugno 27, 2014, Posted by , In Notizie, With No Comments

Coste della SardegnaGiovedì 12 giugno la Giunta Regionale Sarda ha deciso di commissariare l’agenzia Conservatoria delle coste della Sardegna al fine, come si apprende dalla stampa, di trasferire le sue funzioni all’interno di un assessorato della Regione.

Tale decisione, operata nell’ambito della più generale “spending review”, appare ingiustificata considerato che la Conservatoria delle coste è un ente sano, non in perdita e capace di risparmiare investire al meglio il denaro pubblico, come si evince dagli stessi rapporti ufficiali sul suo funzionamento resi pubblici sul suo sito istituzionale. L’efficienza economica e gestionale dell’Agenzia, esempio unico in Italia, e la sua capacità di attrarre finanziamenti per la Sardegna, dimostrano concretamente la validità di investire nelle politiche ambientali per creare uno sviluppo realmente sostenibile.

In questi anni la Conservatoria delle coste ha rappresentato uno strumento concreto di supporto agli enti locali per l’applicazione delle politiche regionali di tutela e di gestione integrata delle zone costiere della Sardegna. Uno strumento innovativo al quale s’ispirano tutte le altre regioni italiane costiere.

E’ sufficiente analizzare il processo virtuoso avviato dalla Conservatoria delle coste per lo sviluppo sostenibile dell’isola dell’Asinara, in applicazione della Deliberazione della Giunta Regionale del Dicembre 2008, per comprendere l’utilità di uno strumento come l’agenzia capace di coordinare competenze diversificate come le azioni di tutela e valorizzazione con la disponibilità diretta dei beni del patrimonio regionale affermando lo stesso ruolo istituzionale della Regione Sardegna in un’isola per oltre un secolo di proprietà dello Stato.

Che fine farà, ci si chiede, il patrimonio costiero affidato alla gestione dell’Agenzia? Oltre 6.000 ettari – soprattutto sui litorali di Alghero, Muravera, Buggerru, Castiadas – ritorneranno, infatti, nella disponibilità delle strutture regionali “ordinarie”, portando di fatto le lancette dell’orologio indietro di 10 anni, quando le coste della Sardegna venivano gestite in maniera settoriale. Con la soppressione dell’Agenzia migliaia di ettari di coste, ad alto valore paesaggistico e ambientale, potranno, inoltre, esser messi in vendita ai migliori offerenti, pronti a speculare sulle coste sarde, magari con il pretesto di attrarre investimenti esteri.

Dopo decenni e a volte secoli di abbandono di molti beni storici del territorio regionale, la Conservatoria delle coste, grazie alle sue competenze integrate e uniche in tutta Italia, ha riportato l’attenzione sul patrimonio delle torri costiere, dei fari e delle stazioni semaforiche, iniziando il difficile restauro di molti manufatti e riportando questi beni culturali a un uso pubblico. In assenza di risorse pubbliche per la loro tutela, la Conservatoria, gestendo direttamente il patrimonio regionale, ha dimostrato che esiste un modello alternativo ed efficace di gestione di questi beni rappresentando uno strumento concreto di supporto agli enti locali per l’applicazione delle politiche regionali di tutela e di gestione integrata delle zone costiere della Sardegna.

Tale modello è stato interamente ispirato dalle linee guida contenute nel documento “Fascia costiera come bene strategico comune della Sardegna” redatto dal primo Comitato Scientifico dell’Agenzia l’11 febbraio del 2009.

Molte associazioni ambientaliste ma anche rappresentanti istituzionali auspicano e anzi prospettano l’adozione a livello nazionale del modello della Conservatoria delle coste della Regione Sardegna, che sinora ha ricevuto il plauso delle maggiori istituzioni che operano nel settore come il Piano d’Azione del Mediterraneo del Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite (UNEP MAP).

Con questo nostro appello chiediamo al Presidente della Regione Sarda on.le Francesco Pigliaru un ragionevole ripensamento sulla decisione ad oggi adottata, affinché sia revocata la decisione di commissariare l’Agenzia, auspicando che l’esperienza maturata e il lavoro della Conservatoria delle coste, possano proseguire naturalmente continuando a rappresentare una buona pratica di tutela e gestione integrata delle zone costiere per la Sardegna e per il resto dell’Italia.

Per firmare la petizione su Change > clicca qui

I 50 Primi Firmatari

Ermete Realacci, Presidente Commissione Ambiente Camera dei Deputati 
Fulco Pratesi, Fondatore e Presidente Onorario WWF Italia 
Fabio Renzi, Segretario Generale Fondazione Symbola 
Rosalba Giugni, Presidente Marevivo 
Carmen Di Penta, Direttore Generale Marevivo 
Francesco Ferrante, Vice Presidente Kyoto Club 
Sergio Andreis, Direttore Kyoto Club 
Paolo Fresu, Musicista 
Marcello Fois, Scrittore 
Elena Ledda, Musicista 
Massimo Carlotto, Scrittore 
Dacia Maraini, Scrittrice 
Marco Fratoddi, Direttore La Nuova Ecologia, mensile di Legambiente 
Roberto Tortoli, Presidente Mare Amico 
Annalisa Corrado, Portavoce Green Italia 
Roberto Della Seta, Promotore Green Italia 
Enrico Fontana, Coordinatore Nazionale LIBERA, associazioni nomi e numeri contro le mafie 
Stefano Deliperi, Presidente Gruppo di Intervento Giuridico, Amici della Terra 
Daniela Ducato, imprenditrice 
Antonio Ferro, imprenditore 
Gianni Massa, Consiglio Nazionale Ordine degli Ingegneri 
Nicolò Fenu, Presidente SARDARCH. 
Giuseppe Melis, Docente Università di Cagliari 
Alberto Pratesi, Docente Università Roma 3 
Enzo Patierno, Osservatorio Comunicazione Ambientale Università La Sapienza Roma 
Giampiero Farru, Presidente CSV Sardegna Solidale 
Graziano Bullegas, Presidente Italia Nostra Sardegna 
Ignazio Garau, Presidente Associazione Nazionale Città del Bio 
Riccardo Porta, Presidente Associazione Nazionale La Casa Verde CO2.0 
Nicoletta Selis, delegato regionale WWF Italia 
Stefania Rossini, Presidente Donne Ambiente Italia 
Maria Laura Terribilini, Presidenza Donne Italiane Ambientaliste 
Monica Saba, Vice Presidente Sardegna Impresa Donna Coldiretti 
Vincenzo Migaleddu, Associazione Medici per l’Ambiente 
Daniela Addis, Coordinatrice nazionale CAMP Italia 
Laura Cadeddu, Coordinatrice Comitato Sardo No Megacentrali 
Mauro Coni, Professore Università di Cagliari 
Umberto Oppus, Direttore Anci Sardegna 
Antonio Vigo, Sindaco Calasetta 
Mario Corongiu, Sindaco di Sant’Antioco 
Silvano Farris, Sindaco di Buggerru 
Antonio Diana, Sindaco di Stintino 
Beniamino Scarpa, Sindaco di Porto Torres 
Franco Cuccureddu, Sindaco di Castelsardo 
Angelo Comiti, Sindaco di La Maddalena 
Francesco Atzori, Sindaco di Arbus 
Andrea Loche, Sindaco di Cuglieri 
Ivo Melis, Sindaco di Masainas 
Concetta Spada, Sindaco di Domus de Maria 
Quintino Sollai, Sindaco di Castiadas

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